Il Rotary Club Palermo Parco delle Madonie ed il Rischio Idrogeologico

Il Rotary Club Palermo Parco delle Madonie ha organizzato un Convegno sul Tema:  “Esposizione al rischio idrogeologico  – Previsione e Prevenzione – Misure di salvaguardia“,  tema sicuramente attuale di grande preminenza.

Il Convegno si è svolto Sabato 28 Gennaio 2017 dalle ore 9,30 a Palermo, presso l’Aula Magna della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo, in interclub con i seguenti 17 Rotary Club dell’Area Panormus :

R.C. Palermo; R.C. Palermo Est; R.C. Palermo Ovest; R.C. Palermo Nord; R.C Palermo Monreale; R.C. Lercara Friddi; R.C. Palermo “Agorà“; R.C. Costa Gaia; R.C. Bagheria;; R.C. Palermo Mediterranea; R.C. Cefalù ; R.C. Piana degli Albanesi; R.C. Palermo “ Baia dei Fenici” ; R.C. Termini Imerese; R.C. Palermo Mondello; R.C. Palermo Montepellegrino.

Il Convegno è stato organizzato con la collaborazione degli Ordini Professionali degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Palermo, dell’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia, della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, che hanno assegnato i crediti formativi professionali ai propri iscritti.

Hanno dato inoltre il loro patrocinio la Presidenza della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo; l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente; il Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

Era presente il Governatore del Distretto 21210 Sicilia e Malta Nunzio Scibilia.

Notevole è stata la partecipazione di pubblico al Convegno, costituito, oltre che dai  numerosi  soci dei Rotary Club aderenti al Convegno, anche dai  professionisti degli Organi Professionali.

Risultano registrati n.250 Ingegneri, n. 45 Architetti, n. 70 Geologi e n. 60 Agronomi.

Erano presenti anche n. 40 studenti provenienti dall’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente  P.Mattarella – D.Dolci di Alcamo e dall’Istituto Superiore di Istruzione Statale Iacopo del Duca di Cefalù, ai quali sono stati consegnati gli attestati  di partecipazione al Convegno.

L’Aula Magna , che ha una capienza di più di 500 posti, era gremita.

Dopo i saluti ai presenti, al Governatore , alle autorità rotariane, ai 17 presidenti dei Rotary Club che hanno aderito alla realizzazione dell’evento, ai Relatori , il Presidente del Rotary Club Palermo Parco delle Madonie Francesco Giarraffa, che ha moderato i lavori, ha sottolineato che il Rischio idrogeologico oggi è sicuramente un tema sociale e pertanto di esso si deve necessariamente occupare la società tutta nelle sue varie componenti, i cittadini, la scuola, i Club di servizio, i professionisti, partendo dalla conoscenza dei fenomeni e dalla informazione delle azioni necessarie per prendere coscienza del tema ed approntare strategie di intervento volte alla mitigazione del rischio ed alla messa in sicurezza dei territori, delle città e dei cittadini. In questo contesto, fondamentale è il ruolo che possono svolgere i club service del Rotary ed è stata significativa la presenza a questo convegno della quasi totalità dei Rotary Club dell’area Panormus , che dimostra quanto il Rotary sia estremamente sensibile al tema e voglia proporsi come strumento di risoluzione Il presente Convegno si prefigge infatti l’obiettivo prettamente Rotariano  di svolgere un Servizio sociale, che si esplica in questo caso nell’informazione multidisciplinare del rischio idrogeologico in tutte le sue sfaccettature, grazie alla presenza contemporanea dei numerosi  illustri relatori esperti sul tema, ognuno per le proprie competenze ( Ordini professionali, professori universitari, liberi professioni, dirigenti della pubblica amministrazione regionale). e nella diffusione e divulgazione della cultura della prevenzione del rischio idrogeologico, che si può ottenere promovendo nei comuni e nelle scuole, di concerto con il Dipartimento di Protezione. Civile, degli specifici corsi di formazione.  Solo attraverso questa attività incessante possiamo tenere alta l’attenzione sul tema ed evitare che il dissesto idrogeologico diventi una tragica normalità :Dopo l’intervento di saluto del Governatore, che ha  ribadito la presenza del Rotary nell’azione di Servizio sociale di diffusione della cultura del rischio idrogeologico , nei territori e soprattutto nelle scuole,  che peraltro è confermata da un protocollo d’ intesa già formalizzato tra i Distretti italiani e la Protezione Civile Nazionale, e conseguentemente tra il Distretto 2110 e il Dipartimento di Protezione Civile Regionale,  sono intervenuti nell’ordine i seguenti relatori:

Dott. Giuseppe Collura, Presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi della Sicilia, il quale ha trattato la Crescente esposizione al rischio ; esponendo le necessarie strategie e le conseguenti misure di salvaguardia, consistenti soprattutto nella continua formazione dei propri iscritti presso le scuole e icomuni., mirata alla divulgazione della cultura dellaprevenzione.

Ing. Guido Umiltà, intervenuto in sostituzione dell’ Ing. Giovanni Margiotta, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, che ha rilevato il ruolo e le competenze dell’Ingegnere nel campo del dissesto idrogeologico.

Dott. Agronomo Germano Boccadutri,    Presidente della Federazione Regionale dei Dottori. Agronomi e Forestali., che ha parlato sulle cause dei dissesti e delle frane, della prevenzione, dei cambiamenti climatici e l’uso del suolo.

Lo stesso ha inoltre molto apprezzato che il presente Convegno avesse previsto di riunire tante differenti professionalità, istituzioni pubbliche e private,  che si interessano, ognuno per le loro specifiche competenze, dello stesso tema del dissesto idrogeologico, ed ha auspicato la costituzione di successivi incontri con la costituzione di  appositi tecnici , nonché la collaborazione ed il contributo nel sociale  dei Rotary Club Service.

 

Ing.. Calogero Foti, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che ha chiarito quali sono compiti della Protezione Civile  e i rischi sul territorio; auspicando  un intervento di collaborazione dei Rotary Club Service per la divulgazione e promozione della cultura del rischio idrogeologico nel territorio e nelle scuole.

 

Geologo Fabio Luciano Torre , Geologo Alessandro Torre e Dott. Claudio Schifani, che hanno esposto lo studio geologico inerente lo svolgimento dell’azione progettuale Co.Bio.sa.TT. (finanziato da Fondazione con il Sud), nel quale si attua una strategia d’intervento che affronta in chiave innovativa la problematica del dissesto idrogeologico, avvalendosi di un rilievo aerofotogrammetrico di dettaglio mediante l’ausilio di un drone nelle aree selezionate, ottenendo la possibilità di inserirne i risultati su cartografia georeferenziata.

Le nuove tecnologie ( droni) sono applicabili nello studio e monitoraggio dei fenomeni franosi. soprattutto quando questi insistono su aree antropizzate, di difficile accesso, ciò per conseguire attività di prevenzione ai fini di protezione civile, anche in ragione della velocità dei rilievi sui siti e dei costi contenuti nella realizzazione degli stessi.

 

Prof.Goffredo La Loggia-Direttore Vicario del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale, Aerospaziale ,dei Materiali dell’Università degli Studi di Palermo, che ha trattato il rischio idraulico, le  previsioni e le opportune opere di prevenzione, sottolineando che l’educazione al rischio di inondazione sia il primo e più importante passo per creare delle comunità resilienti ai disastri e che le nuove tecnologie possono essere utilizzate per gestire le informazioni.

In pratica il coinvolgimento del pubblico, l’informazione e i programmi educativi consentono di porre le basi per la creazione di una società resiliente alle inondazioni, e con ciò appare già possibile determinare una riduzione del danno da inondazione in quanto la popolazione è preparata all’evento. In più ciò incrementa l’accettabilità delle misure strutturali, e consente il progressivo adattamento delle aree urbane alle piene.

Dott. Aldo Guadagnino , intervenuto in sostituzione della Dott.ssa Rosaria Barresi, Dirigente Generale del Dipartimento dell’Ambiente dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente., che ha esposto la realizzazione della cartografia della suscettività da Frana (SUFRA) del Territorio della Regione Siciliana , avvalendosi del (P.A.I.) Piano per l’assetto idrogeologico della Regione Siciliana, che fornisce valutazione della pericolosità geomorfologica

I lavori si sono conclusi alle ore 13,30 con il saluto del Governatore.